Cosa si aspettano davvero i ragazzi dalla fine della scuola?
Non si fa altro che parlare di quando la scuola riaprirà, di come i ragazzi saranno divisi, delle misure di sicurezza e di tutto quello che in questi tempi è considerata come prassi, normale.
Ma cosa vogliono davvero gli studenti?
La risposta è molto semplice, vogliono tornare ad essere liberi e l’emblema della libertà sono proprio le vacanze estive, dove al momento ripongono la massima fiducia. Amici, sole, mare, uscite e sbronze. Il tempo libero, i libri, le serie tv, i film: per moltissimi la pura gioia.
Ma l’estate è solo un mezzo, quello che è davvero importante, quello che ogni ragazzo vuole è essere finalmente libero. Tutta la fiducia è riposta nelle vacanze che da sempre sono il massimo momento di svago dopo nove mesi di studio. Nove mesi per nulla facili, la maggior parte di reclusione, coprifuochi, schermi, studio, interrogazioni, verifiche, ansia e doveri.
Nove mesi dove chiunque si è sentito ostacolato, soppresso e in molti casi depresso. Ai ragazzi sono stati affibbiati i peggiori dei termini, sono untori, sono coloro che delle regole non vogliono saperne, quelli che non si rendono conto della situazione e che pensano solo a divertirsi. In parte è anche vero… ma fino a che punto?
La verità è che l’adolescenza è soprattutto divertimento, stupidaggini, errori e sbandate.
Le regole, i doveri sono essenziali e non vengono visti, come spesso si crede, come degli ostacoli.
La realtà dei fatti è una: questa situazione, il covid, le istituzioni e le loro regole stanno strappando via l’adolescenza ai giovani. Era facile che un ragazzo si sentisse dire “sono gli anni migliori della tua vita” ma ora come ora sono davvero così belli? lì stanno vivendo come dovrebbero?
La risposta è ovviamente no, ma questo continua ad essere considerato inutile.
Quante esperienze si stanno perdendo, quante opportunità andate in fumo, tutto per colpa di una pandemia, un qualcosa che sta segnando la vita di tutte le persone del mondo ma che i giovani vivono anche peggio.
Non vogliono studiare, stanno a casa senza fare nulla, sono svogliati, scostumati e assenti.
Sono arrabbiati, ecco cosa sono davvero. Vedono la loro vita già incerta di base sprofondare in un qualcosa che nessuno può controllare. Perché se il futuro per gli adulti è incerto, per un ragazzo è completamente inarrivabile.
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