Cilento e dintorni: Il Medioevo

Il Cilento è una località conosciuta in tutto il mondo per la presenza di innumerevoli attrazioni naturali e storiche, che hanno fatto sì che diventasse meta di centinaia di migliaia di turisti ogni anno. Purtroppo in questo periodo questa località non ha potuto disporre dell’affluenza che meriterebbe e che ci sarebbe stata in circostanze diverse. Pertanto con questo articolo noi della redazione cultura confidiamo di mantenere vivo l’interesse verso il Cilento, con la speranza che torni al più presto affollato come prima.
In questo articolo nel dettaglio vogliamo analizzare un periodo particolare della storia cilentana: il Medioevo. Il maggior esponente di questa epoca è sicuramente il borgo di Teggiano, situato su un colle in provincia di Salerno. Questo comune ha origini Romane databili alla fine del VI secolo a.C., infatti la pianta si presenta costruita su un cardo e un decumano e per la città è possibile intravedere portali in pietra e altri reperti risalenti a quel periodo. Nonostante le sue origini, è sicuramente l’età medievale che ha reso Teggiano Patrimonio dell’Unesco. Il Medioevo nel corso dei secoli ha regalato numerose opere architettoniche e artistiche a questo borgo, il centro storico ha infatti conservato inalterate le tracce dell’epoca normanna, ad iniziare dall’originaria struttura del Castello Macchiaroli, che padroneggia la città.
Con l’avvento dell’Età di mezzo il Cilento è passato dall’essere una piccola provincia Romana dedita all’allevamento di animali e la coltivazione di cibo sotto Ottaviano Augusto, a ospitare importanti eventi medievali. Proprio durante questo periodo, nel VI secolo i Longobardi si insediarono in Italia, e dopo essere stati cacciati da Carlo Magno nella parte settentrionale, decisero di rafforzare il meridione ponendo come capitale Benevento. Tuttavia Salerno era sempre più in crescita e ben presto diventò indipendente. Tanto è vero che il principe di Benevento, Arechi II, spostò il ducato a Salerno e ciò gli valse il soprannome di “Principe degli stadi”, infatti l’omonimo stadio calcistico di Salerno prende il nome proprio da lui. A lui è stato anche intitolato il monumentale castello Arechi che domina la città. Sotto i Longobardi Salerno visse un periodo di grande splendore con la costruzione della Cappella Palatina e di Palazzo San Massimo.
Un altro importante evento medievale fu sicuramente la nascita della baronia con la famiglia dei Sanseverino. Con la morte del capostipite Turgisio, gli succedette Ruggero che sposò Sica, nipote di Guaimario IV di Salerno. Ruggero ebbe due figli, tra cui Enrico signore di Sanseverino e del Cilento, che diede inizio alla baronia cilentana. Tra i più celebri esponenti di questa famiglia possiamo ricordare Roberto Sanseverino che fu principe di Salerno e comandò la flotta aragonese nella battaglia di Ischia. Antonello Sanseverino invece, ammiraglio del regno di Napoli, fu a capo della famosa “Congiura dei Baroni” che costituì l’apice del confitto con gli aragonesi e avvenne proprio nel castello di Teggiano.

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